martedì 30 novembre 2010

Uscita Chiusa Per Manifestazione (racconto breve e supramentale)

Ammassati come Cicale.Nelle piazze, sui tetti, nelle stazioni.
Gli studenti protestavano nella nebbia colorata dei fumogeni.
In una decadente Roma del XXI secolo, perfino Orazio, Giulio Cesare e Giordano Bruno partecipavano all'assemblea straordinaria ed ai cortei nelle piazze.
Nello stesso momento, il Moralista si accasciava dinanzi al crollo della sua dimora di Pompei.
La marcescente classe politica, presuntuosa ed autoreferenziale, accusava con parole violente le nuove generazioni di presunzione ed autoreferenzialità.
Malpagate Forze dell'Ordine in assetto anti-sommossa difendevano l'indifendibile.
Tutti ci chiediamo - "Qual'è la Via di USCITA?"
Il Professor Yunus del Bangladesh mi ferma per un braccio e mi dice - "ricorda che quando la crisì diventa profonda, allora sì che emergono ampie e concrete opportunità di cambiamento, per la ridefinizione e la ricostruzione dell'intero sistema."
Ho dunque l'impressione di vivere in un Paese ricco di opportunità.
Assedi e flash-mob in tutta Italia. Traffico bloccato. Paralisi.
In realtà, il Disordine è portatore di cambiamento. 
E' proprio l'azione entropica che fa evolvere l'intero Universo, altrimenti perfettamente immobile nel suo Ordine Infinito.


[USCITA CHIUSA PER MANIFESTAZIONE] campeggia l'insegna luminosa sull'autostrada.
Lancio di uova, ortaggi e gavettoni.
Scappa!
Scappa!
Scappa!
La carica d'alleggerimento getta lo scompiglio ed il panico. I ragazzi si difendono con le uniche protezioni che hanno a disposizione. Essi impugnano la Costituzione Italiana ed il Diritto allo Studio. Tutti ci chiediamo - "Qual'è la Via di USCITA?"
Via!
Via!
Via!
Gli studenti sono chiusi in un budello di strada, serrato tra alti palazzi. 
Ancora una carica.L'azione delle Forze dell'Ordine è inesorabile.
Inevitabile.
Scontro.
Ancora una carica.Ed un'altra ancora.Ed ancora.
Questa volta lo scontro è durissimo. Quel sottile ed illusorio velo che sembrava impercettibilmente dividere le Forze del Disordine dalle Forze dell'Ordine si infrange sotto i duri colpi dei manganelli. Attraversato da sangue, grida e paura, esso si disintegra in mille pezzi.
Il contatto fisico tra le due fazioni è così forte che poliziotti e studenti sembrano comprimersi e confondersi l'uno dentro l'altro...quando all'improvviso...la Realtà comincia ad ondeggiare.
Uno schianto terrificante scuote i vetusti palazzi del Potere fin in fondo alle loro fondamenta.
Un bagliore abbacinante investe indistintamente poliziotti e studenti, divorando Forze dell'Ordine e Forze del Disordine in una Danza di Luce senza Tempo. 
I Molti Danzano all'Unisono. I Molti sono Uno.
La Città Eterna scompare nel buio della mente.
Il Paese tutto scompare dalle cartine geografiche del Pianeta Terra.
Poi, più niente.


Silenzio. Vuoto.


Ho riaperto gli occhi. Eravamo tutti di nuovo lì. Stanchi e stravolti, ma questa volta...consapevoli.
Cosa era successo?
Non lo so, ma adesso era tutto finito. I nostri corpi giacevano gli uni accanto agli altri. Nella fratellanza di un Unico Essere. Tutti abbracciati con tutti. Indistintamente.Questo è tutto ciò che ricordo di quella giornata.


(c)2010 Marco Spada/Supramentale






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